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Indice
 
  1. Introduzione
  2. Cosa cambia davvero con il semestre filtro
  3. Com’è strutturato il nuovo test: modalità, prove, criteri
  4. I risultati del primo appello: numeri, promossi, allarmi
  5. Le polemiche e le critiche: irregolarità, bocciati, rischio posti vuoti
  6. Perché alcuni considerano il semestre filtro un miglioramento — e altri un problema
  7. Come prepararsi — consigli pratici per chi vuole provarci (e per chi è nel limbo)
  8. Obiezione comune e risposta: “Serve davvero un test in 3 materie?”
  9. Conclusione

 

1. Introduzione

 

Il giorno in cui oltre 50.000 aspiranti medici italiani si sono seduti al banco del “semestre filtro”, è cambiato qualcosa: non più un test d’ingresso a settembre, ma un primo semestre aperto con esami — e la selezione posticipata.

Questo è il cuore del nuovo test di medicina 2025/26.

 

Se stai pensando di iscriverti, o se hai semplicemente seguito le notizie con ansia, questo articolo è per te: capiremo insieme com’è andata, cosa dicono i numeri, le polemiche e soprattutto cosa può significare per chi sogna di diventare medico.

 

2. Cosa cambia davvero con il semestre filtro
 

A partire dall’anno accademico 2025/2026, l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria non passa più da un test unico preliminare, ma si basa su un nuovo modello: il semestre filtro. Universitaly

 

In pratica: è possibile iscriversi liberamente al primo semestre. 

Subito dopo l’iscrizione, devi indicare anche un corso “affine” (es. Biotecnologie, Scienze Biologiche, Farmacia) come piano B.

Durante il semestre frequenti le lezioni e sostieni tre esami — Chimica (e propedeutica biochimica), Fisica e Biologia — che costituiscono il filtro.

Solo chi supera tutti e tre gli esami con almeno 18/30 e ottiene i 18 CFU previsti può accedere alla graduatoria nazionale per l’ammissione al secondo semestre.

In sostanza: addio quiz a risposta multipla da 60–80 domande a settembre, benvenuto semestre intero di studio + esami.

 

3. Com’è strutturato il nuovo test: modalità, prove, criteri

Il “test” oggi è in realtà una serie di tre esami distinti, svolti in contemporanea a livello nazionale: Chimica e biochimica, Fisica, Biologia. Fonte Alfaorienta

Ogni prova prevede:

 

31 domande:

  • 15 a risposta multipla (5 opzioni)
  • 16 a completamento (in cui bisogna scrivere la parola corretta).

Durata: 45 minuti + 15 minuti di pausa tra le prove.

 

Per superare ogni materia serve almeno 18/30; il punteggio totale potenziale — sommando le tre prove — determina la posizione in graduatoria.

Sono previsti due appelli per dare una seconda possibilità: il primo il 20 novembre, il secondo il 10 dicembre.

Il contributo per partecipare: circa 250 euro, simile per tutti gli atenei.

 

4. I risultati del primo appello: numeri, promossi, allarmi
 

Le statistiche del primo turno non rassicurano.

 

Su circa 55.000 studenti che hanno sostenuto la prova, secondo i primi dati, solo il 10–15% è risultato promosso.

In molte sedi, soprattutto per la prova di Fisica, la percentuale di promossi è ancora più bassa: tra il 9 e il 17%.

 

Questo dato ha generato un allarme: si rischia che non vengano coperti i posti disponibili nelle facoltà di Medicina, per la prima volta dopo l’introduzione del semestre filtro.

Insomma: un esame molto selettivo, forse più del vecchio test di ingresso.

Molti candidati restano esclusi, e per alcuni di loro l’anno rischia di essere “perso”.

 

5. Le polemiche e le critiche: irregolarità, bocciati, rischio posti vuoti

 

Il debutto del semestre filtro non è passato senza tensioni.

Nella prima giornata di esami sono circolate sui social foto delle prove prima della fine dell’esame — fenomeno segnalato come irregolarità grave. Il Ministero ha avviato verifiche, e per alcuni candidati è prospettato l’annullamento.

Molti studenti, bocciati, si trovano ora a chiedersi: è davvero giusto che dopo 3 mesi di studio e frequenza, basti un test per mandare tutto a monte?

 

L’ipotesi più concreta: corsi vuoti. Con pochi promossi, le facoltà di Medicina potrebbero trovarsi con posti liberi.

Critici e studenti — alcuni già pronti a ricorsi — parlano di un meccanismo che rischia di essere ingiusto, rigido, e forse troppo “definitivo”.

 

6. Perché alcuni considerano il semestre filtro un miglioramento e altri un problema
 

L’accesso libero al primo semestre riduce la pressione del test preliminare: chiunque ha la possibilità di iscriversi.

Lo studio delle materie previste consente una preparazione più seria, come se si fosse già in Medicina, piuttosto che un semplice quiz di logica e cultura generale.

I crediti formativi ottenuti nel semestre filtro possono essere mantenuti e trasferiti in corsi “affini” se non si accede a Medicina, riducendo il rischio di “perdere un anno” per intero.

 

Perché molti considerano questo modello un errore?

 

La selezione avvenuta sulle tre materie scientifiche mostra numeri bassissimi di promossi: molti studenti preparati rischiano di restare fuori.

Il sistema premia chi ha già solide basi, chi viene da licei scientifici tradizionali, a discapito di chi ha un percorso non lineare.

 

Le irregolarità del primo appello hanno minato la fiducia di molti: se il sistema deve essere equo, perdere l’esame per un errore tecnico o una fuga di foto appare drammatico.

 

Con il rischio concretissimo di posti vuoti, la riforma potrebbe tradire la promessa di aumentare il numero di medici: l’obiettivo rischia di fallire.

In definitiva, per alcuni il semestre filtro è una speranza di equità; per altri, una trappola che rischia di escludere troppi.

 

7. Come prepararsi e consigli pratici per chi vuole provarci (o riprovarci)

 

Se stai pensando di affrontare ora o al prossimo appello il nuovo test di medicina, ecco alcuni suggerimenti utili:

 

  • Studia le materie come fossero esami universitari — non come quiz da ricordare. Fisica, Chimica, Biologia: concentrati su concetti validi e non sulla memorizzazione superficiale.
  • Non trascurare nessuna materia: bastano errori in Fisica o voti al di sotto di 18/30 in una prova per essere esclusi.
  • Simula le prove: 31 domande in 45 minuti sono molte; allenati con tempistiche precise e con domande a completamento, non solo a scelta multipla.
  • Valuta un piano B: iscriviti anche a un corso affine — potrebbe salvarti un anno di tempo, dato che i CFU maturati vengono riconosciuti.

 

8. Conclusione

 

Se stai leggendo questo articolo da aspirante medico, probabilmente senti un misto di speranza, ansia e incertezza. Il nuovo test di medicina non è più un quiz: è una prova di resistenza, di preparazione, di determinazione.

 

Potrebbe aprirti la porta dei tuoi sogni… oppure chiuderla con delicatezza crudele.

Ma sapere è potere. Conoscere regole, numeri, insidie e strategie è l’unico modo per affrontare il semestre filtro con consapevolezza — non con timore.

 

Se vuoi affrontare questo percorso con una guida, con orientamento e strategia — capire se il tuo profilo è adatto al medico, se il semestre filtro è la strada giusta per te, come studiare in modo efficace — Dove Inizio è pronta ad aiutarti.

 

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Siamo qui per te.

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